Il Palio dei Cinque Campanili.. Giochi di un tempo sul filo della memoria. |
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In ogni Epoca ed in ogni luogo della terra, le più importanti civiltà hanno manifestato la loro grandezza affidandola alla forza degli eserciti e dell'agonismo dei giochi collettivi. Ma come la guerra produce soprattutto violenza e distruzione, i giochi esaltano la solidarietà, lo spirito di appartenenza e la coesione tra popoli affini. In questo spirito e sulla memoria degli antichi giochi dei loro padri, le cinque comunità di Roverbella vogliono dimostrare ancora una volta il senso di fratellanza e di collaborazione che le unisce e le lega da sempre, sia nei momenti di bisogno, come in quelli di svago. |
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OLTRE IL PROPRIO ORTICELLORoverbella vanta più di 60 associazioni (sportive, d’assistenza e culturali), dislocate nelle cinque comunità del suo territorio: Roverbella, Canedole, Malavicina/Belvedere, Pellaloco, Castiglione Mantovano. Ognuna di esse opera mettendo a disposizione della collettività la propria professionalità, la propria organizzazione e la propria generosità. |
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Il Palio dei cinque Campanili è nato per questo, per cercare di smuovere attraverso un pretesto come i giochi di un tempo quella molla che parte dal bisogno di fare per giungere alla preziosa capacità di fare insieme, allargando il proprio campo di azione fino a coinvolgere anche altre sensibilità e altre ricchezze rare e specifiche. Se il giocare insieme tra paesi diversi ha smosso anche solo un poco la nostra piccola isola solitaria e ci ha fatto gustare come sia arricchente estendere il divertimento a più gruppi significa aver raggiunto il nostro scopo. Continuare su questa strada è compito non più solo nostro ma di tutti, se lo vogliamo. |
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Di grande importanza in questa manifestazione, svoltasi il 29 maggio 2011, è stata la SFILATA di apertura in cui i cinque paesi si sono incontrati, si sono salutati, hanno sfilato insieme lungo le vie del capoluogo, hanno celebrato insieme un rituale solenne, simbolico, fatto di segni, di inni, di promesse. |
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Dopo il breve pranzo in comune, la giornata è proseguita poi, all’insegna del sano gioco di un tempo con gare appassionanti, dove il premio finale, il GONFALONE DEL PALIO, è diventato il simbolo dello sforzo del singolo paese vincitore, ma conquistato su un campo dove tutti hanno lavorato, una volta tanto, insieme. I giochi sono quelli di una volta, quelli che non si giocano più, quelli bistrattati dai giochi moderni, solitari o semplicemente tecnologici. Sono il salto della corda, il salto con i sacchi, il tiro alla fune o quelli un po’ più complicati ma sempre “poveri” come il MAOLIN e lo s’ciancol. |
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Quella di quest’anno è la seconda edizione, che speriamo, sia stata sentita e apprezzata come lo è stata quella dello scorso anno.
Il Palio è nato da una idea del maestro Adriano Bellei e dal suo libro “Giochi di un tempo sul filo della memoria”, proposta alle frazioni e sviluppata pazientemente per tutto l’arco di un anno. |
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Franco Brentegani
Immagini del Circolo Fotografico di Roverbella
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